Nonostante l’esperienza un po’ traumatica con l’agar agar ;),
posso ora dire di essere la mamma orgogliosa di un ragguardevole numero di
sottilette (la foto è orrenda, ma la luce di casa mia è sempre notturna).
Mentre le tagliavo qualche pezzettino è rimasto orfano e non
ho resistito alla tentazione di assaggiarlo, così com’era.
Che dire? Saporitissime, altro che sottilette classiche!
Sono un tripudio di aromi: non immagino le sinfonie che nasceranno, abbinate ad
altri sapori…
Non mi resta che testarle con quello per cui sono state
concepite: un bel piatto caldo che le faccia fondere.
Grazie ancora a Grazia Cacciola per questa meravigliosa
ricetta e al suo libro che, secondo me, andrebbe diffuso in tutto il mondo!
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